Note per la consultazione della tabelle 

  • Elementi da considerare per procedere alla raccolta: si elencano condizioni che possono indicare il momento ideale dell’operazione, oppure situazioni in grado di interferire negativamente e che debbono quindi essere:
  • Tipo di lavorazione del seme: è l’insieme di processi che, a partire dai frutti, consente di ottenere seme libero da impurità
  • Temperatura di conservazione: si indicano le temperature normalmente impiegate nel Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale, Peri (VR), Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Corpo Forestale dello Stato
  • Conservabilità del seme: è l’attitudine del seme alla conservazione in condizioni Tale comportamento ha determinato la classificazione del seme in due categorie fondamentali: semi ortodossi e semi recalcitranti. Tra le due categorie estreme vi è un continuum di condizioni perciò oggi si tende a classificare i semi in tolleranti o non tolleranti alla deidratazione (Piotto et Di Noi, 2003).
  • Epoca di semina: se non specificato, la semina autunnale non comporta il pretrattamento del se- me; la semina primaverile, invece, spesso richiede l’impiego di seme non dormiente e cioè sottoposto prima della semina a pretrattamenti e pronto alla semina
  • Pretrattamenti (se necessari a rimuovere la dormienza): si indicano i trattamenti di presemina necessari a rimuovere la/e dormienza/e, con modalità e durata . I pretrattamenti raccomandati sono fondamentalmente di tre tipi:
    • scarificazione ;
    • estivazione (o stratificazione calda o preheating o warming) ;
    • vernalizzazione (o stratificazione fredda o prechilling) .

 

(DC) = indica specie con dormienza complessa. Nella tabella il termine è stato applicato convenzionalmente a quelle dormienze che necessitano di trattamenti o di combinazioni di più trattamenti di durata generalmente prolungata. Il concetto “dormienza complessa” è stato inoltre riferito alle dor- mienze che si presumono complesse in quanto non rispondono positivamente ai trattamenti più co- munemente impiegati in vivaio. Per molte specie con dormienza complessa elencate in tabella è in- dicata la semina autunnale. Tale pratica non è sempre seguita dalla germinazione durante la primavera successiva. Le emergenze possono verificarsi, infatti, molto frequentemente durante la seconda o terza primavera. La semina autunnale, comunque, rappresenta la possibilità di rimuovere la/e dor- mienza/e grazie alle condizioni climatiche che caratterizzano le stagioni e vi si ricorre quando non si conoscono tecniche per facilitare la germinazione o non sono disponibili ambienti termocontrollati per l’esecuzione dei pretrattamenti.

(GF) = indica i semi di quelle specie che, nel cumulo di stratificazione fredda, possono germinare anche a temperature molto basse. Per questo motivo, quando questo tipo di semi viene sottoposto a pretrattamento, occorre controllare frequentemente il cumulo di vernalizzazione, soprattutto verso la fine del trattamento.